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Organizzare la Via Degli Abati: consigli per mettersi in cammino
Organizzare il cammino lungo la via degli Abati significa essere a conoscenza di 3 elementi importanti:
1. Questa via ha origini molto antiche e fin dal tempo dei longobardi metteva in contatto Pavia con Bobbio e Pontremoli;
2. Questo cammino è chiamato anche Via Francigena di montagna (che piaccia o no il riferimento, il soprannome rimane)
3. Questo cammino è decisamente impegnativo e non adatto ai camminatori privi di esperienza.
La Via degli Abati parte da Pavia e arriva fino a Pontremoli, sono solo 8 giorni (si pensa così, sono “solo” 8 giorni), ma questi giorni saranno talmente intensi che vi rimangerete il termine “solo” ogni singolo istante, meglio quindi organizzare la via degli Abati con cognizione di causa.
Diversamente, fidatevi, potreste restare “leggermente” sopraffatti dalla fatica.
Livello di difficoltà della Via degli Abati: a chi si rivolge questo cammino?
La Via degli Abati è sicuramente un percorso difficile in termini di preparazione atletica e rispetto a tanti altri cammini italiani, questo ve lo dico subito di modo che evitiamo di girarci attorno.
Avevo spesso sentito dire questa cosa, ma quando poi la provi sulle gambe ti rendi conto ancora più chiaramente che le cose sentite dire non sempre sono tanto lontane dal vero.
Difficoltà perchè parliamo di una via che passa dai monti con continui saliscendi che se inizialmente non percepisci, li sentirai poi tutti sulle gambe.
Parliamo di 8 giorni davvero molto pieni (NB: io non li ho ancora fatti tutti per ora, ma le tappe fatte sono state pienissime).
Parliamo di una via che anche quando presenta la tappa come facile, a fine giornata… sei ugualmente distrutto.
Parliamo di un cammino breve sì, ma costituito da escursioni montane e trekking giornalieri per numerosi chilometri.
Adatto quindi questo cammino a chi ha già esperienza.
A chi sa cosa significhi camminare in montagna facendo anche 1000 metri di dislivello in un giorno.
A chi ha buon allenamento senza dubbio (anche se non è detto che basti).
Dove dormire? La via degli Abati in tenda
Se fare un cammino è già di per sé un’esperienza dura e intensa per via delle fatica, del peso dello zaino, dei numerosi km da fare tutti i giorni e del camminare proprio tutti i giorni… Fare un cammino in tenda è ANCORA più faticoso.
E perchè lo zaino pesa di più, e perché la doccia calda è un lontano ricordo, e perchè per quanto dormire in tenda sia a mio parere spettacolare, sicuramente non si riesce a dormire altrettanto bene che in un letto, in media eh. Le eccezioni alle regole ci sono sempre.
Eppure, fare la via degli Abati in tenda è una delle soluzioni migliori che si possano prendere per diverse ragioni.
1. Non sono presenti ospitalità povere di conseguenza per dormire serve andare in b&b e strutture alberghiere che hanno dei costi “normali” ovvero non economici.
2. Non si deve prenotare e organizzare mesi prima!
Le strutture presenti lungo la Via Degli Abati hanno ovviamente dei posti limitati e quindi serve pianificare prima e prenotare per assicurarsi i posti.
3. Si possono accorciare alcune tappe e gestire le tappe a proprio piacere a seconda delle proprie esigenze, questa la vera grandezza.
Ma vi dico anche che se ho elencato tre ragioni per scegliere la tenda lungo la Via degli Abati, ve ne potrei elencare anche 20 per preferire le strutture alberghiere. Uno su tutti: LA DOCCIA.
Il consiglio però che posso darvi in merito alla via degli Abati in tenda è soprattutto uno: chiedete ai locali.
Chiedete se hanno da consigliarvi qualche posto in cui dormire con la tenda. Resterete colpiti dalla gentilezza delle persone che indicano anche prati di case private perchè sanno che lì non ci sono problemi se vi fermate per una notte o vi sapranno indicare gli angoli migliori anche se in paese.
Solo ve lo chiedo a nome di TUTTI i camminatori: ricordate di non lasciare ALCUN RIFIUTO.
Alcuna traccia (quindi neppure un fazzoletto di carta dopo aver fatto pipì). Niente di niente.
Portate con voi ogni rifiuto e non temete che a differenza della montagna, qui dei luoghi per poter gettare i rifiuti li troverete senza dubbio nei vari paesini.
Cosa mettere nello zaino se si vuole fare la via con la tenda?
Questa domanda mi viene fatta davvero spesso, e sicuramente ci dedicherò un articolo nell’immediato futuro ma per ora vi posso indicare le due cose per me BASILARI da avere buone: tenda e sacco a pelo.
Vi indico quindi quelle che uso anche se le consiglierei solo a chi ne fa un gran uso perchè hanno costi abbastanza elevati essendo cose super tecniche.
Se invece non ne fate gran uso credo sia meglio arrangiarsi un po’ e risparmiare, sarebbe uno spreco diversamente no?
Questi i prodotti che uso io da anni e che al momento valgono ogni singolo euro speso.
TENDA CAMP
Pesa solo 2 kg e fino ad oggi ci ha protetto da vento e pioggia scroscianti.
Facile da montare e smontare. Piccola, per due persone prendere quella da tre diversamente non ci stanno gli zaini.
L’unico difetto: il costo! Ma se la usate tanto in realtà non ci sarà un attimo in cui ve ne pentirete (o meglio per me è stato così).
SACCO A PELO
Per me è importante che sia leggero e che soprattutto copra anche il freddo quello vero e dal momento che ne ho solo uno, ne ho preso uno che copre anche le temperature sotto lo zero.
Il mio modello è leggermente diverso avendolo preso anni e anni fa, ma questo mi sembrava avere le caratteristiche base:
Dove dormire lungo la via degli Abati? B&B e appartamenti
Diversamente rimane la scelta più confortevole e che io in alcuni momenti avrei decisamente tanto voluto prendere: appartamenti, b&b o hotel.
I costi variano, ma come sempre difficile trovare a meno di € 50 a notte per due persone.
Il consiglio che posso darvi in questo caso è quello di chiamare prima e prenotare dal momento che le strutture presenti sono poche e pochi quindi i posti disponibili.
Organizzare la via degli Abati con guide e gps
La via degli Abati è davvero molto ben segnalata nei tratti urbani, mentre (come dice la guida stessa) nelle parti boschive diventano meno frequenti i segnali, ma si riesce a seguire senza problemi se in aggiunta usate anche qualche traccia gps.
GUIDA CARTACEA
Come guida vi consiglio quella di Terre di Mezzo, decisamente valida:
TRACCE GPS
Devo dire che sono sicuramente di grande aiuto pur essendo un percorso ben segnalato, ma siccome nei boschi è più facile perdere di vista i segnali, vi consiglio le tracce.
Sul sito ufficiale trovate le tracce da scaricare.
Diversamente vi consiglio anche Wikilox o Viewranger le applicazioni per cellulari.
Io ho usato wikiloc e mi sono trovata divinamente (ovvio consuma energia e quindi il cellulare moriva facilmente, ma a ogni bar o ristorante si caricava. Inoltre avevo un power bank con me).
Alcuni consigli pratici sulla via degli Abati
Alcune cose che avrei voluto sapere prima di organizzare la Via Degli Abati:
1. Evitare il ponte della Becca lungo la tappa Pavia – Colombarone
Questa è la nota dolente di questa via e della sua prima tappa: il ponte della Becca che attraversa il Ticino e che è lungo più di 1 km. Per me e per chi era con me e per tutti gli altri sentiti, questo ponte è bruttissimo da fare a piedi e andrebbe evitato.
Non c’è banchina per pedoni e ok, ma non c’è neppure spazio per le due corsie a essere onesti o meglio è quanto mai ristretto rispetto al solito.
Camminare qui a piedi è davvero pericoloso e nonostante la guida consigli delle luci intermittenti (di giorno servono a poco) noi ci siamo sbracciati per tutto il tempo per allertare le auto, ma penso sia pericoloso anche per loro visto che se si spostano all’ultimo finiscono subito nell’altra corsia.
Da evitare!
Come? Se non trovate altri modi io con il senno del dopo sarei partita da Broni anziché da Pavia.
Capisco le via antiche, ma quello NON è un ponte che si può fare a piedi e soprattutto della lunghezza di più di 1 km. Un cammino deve essere piacevole, a contatto con la natura e non una roulette russa con le auto in corsa.
2. Chiedete alle persone
vi sapranno aiutare e stupire e far ritrovare quell’amore per la gente che si perde ogni volta in cui si passa troppo tempo su Facebook!
3. Portate serenamente il vostro cane
Non ho ancora capito se Bruschetta (il mio cane) si è divertito o meno, ma posso dirvi che non ho trovato controindicazioni. Solo attenzione all’asfalto d’estate che non sia troppo caldo.
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