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Visitare l’Armenia: come organizzare, quando, perché?
Premessa: ci sono dei viaggi che nel mentre stesso in cui li vivi sai che rimarranno per sempre dentro di te. Non solo i ricordi e le immagini, ma le stesse emozioni. Indelebili! Lo sai e lo senti mentre sei in viaggio. Ce ne sono altri invece, diciamolo, che non lasciano grandi segni dentro l’anima e infine, ce ne sono alcuni che passano sereni e piacevoli ma che poi prepotenti occupano il loro spazio al rientro. Nel corso del tempo.
E l’Armenia per me è un viaggio che ha preso spazio nel corso degli anni dentro di me…
Fino a qualche anno fa se dicevi che volevi viaggiare in Armenia la risposta era: e perchè? (E qui vi ricordo sempre i 5 buoni motivi per non dire dove pensate di andare in viaggio).
Poi grazie ai media (sembro di parte?) l’Armenia ha iniziato a popolare la mente dei viaggiatori anche se siamo ancora lontani dal ritenerla una meta imperdibile per carità, ma almeno ad oggi se ne sente parlare e vi dico subito a ragione.
Visitare l’Armenia è una grande idea, un bellissimo viaggio e una grande esperienza e ora vi spiego qualcosa di più.
Come organizzare una viaggio fai da te in Armenia?
VOLO
Questo è uno dei primi punti molto semplice: ci sono voli a prezzi economici che raggiungono Yerevan, la capitale.
IMPORTANTE: i rapporti diplomatici e quindi i confini sono chiusi con TURCHIA e con AZERBAIGIAN.
Questo a causa del genocidio turco perpetrato nei confronti del popolo Armeno.
La Turchia ancora oggi non lo riconosce e i rapporti diplomatici tra i Paesi sono “congelati”. L’Azerbaigian sta dalla parte della Turchia. L’Italia, come tanti tanti altri Paesi al mondo, invece, ha riconosciuto il genocidio armeno come dato di fatto.
Ai fini del viaggio quindi tenete presente che i confini con la Turchia sono chiusi per arrivare in Armenia e stessa cosa se voleste passare dall’Azerbaigian, non potete.
MEZZI INTERNI
Oppure se pensate di aggiungere l’Armenia alla Georgia per viaggiare nei due Paesi, potete anche serenamente prendere un marshrutka per andare da Tbilisi a Yerevan… Ma sottolineerei la parola “serenamete” essenziale da ricordare quando si viaggia con i mezzi pubblici in Armenia (o in Georgia) visto che si parte quando il mezzo si riempie. E se arrivi all’orario previsto? Aspetti. Anche ore.
Si può pero noleggiare un auto e guidare in Armenia (non serve partenze internazionale, basta la nostra): il codice della strada qui è rispettato, alcune strade sono davvero SPETTACOLARI e guidare da queste parti una vera e propria meraviglia.
Certo a volte qualche strada dissestata potrebbe capitare, ma nell’insieme ci si muove piuttosto bene. Meglio però noleggiare un’auto capace anche di andare in sterrati perché se ne trovano tanti. Noi avevamo una “Lady Nava” che va tanto da queste parti e ci siamo trovati benissimo!
NB: evitate però di fare il pieno prima di intraprendere strade in salita. Meglio mettere poca benzina alla volta… Rischia se no di BOLLIRE!
DORMIRE
Per dormire si può serenamente usare Booking anche senza prenotare prima. Di giorno in giorno noi sceglievamo a seconda della destinazione finale e i prezzi sono sicuramente (volendo) ottimi. Ma si trovano diverse opzioni. Ovvio se volete risparmiare la soluzione migliore è dormire nelle case degli abitanti (gentilissimi) con bagno in comune condiviso.
Per il resto l’Armenia non solo mi ha colpito molto per la gentilezza dei suoi abitanti, ma anche per l’estrema sicurezza con cui ci muovevamo… In alcune città non chiudevano le porte. Tutto aperto, come 50/60 anni fa?
L’impressione a volte è questa.
Guide per viaggiare in Armenia:
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Quando viaggiare in Armenia?
Il clima è Continentale con però alcune punte di caldo in estate che io… arrivavo ad avere la pressione talmente bassa da faticare a stare in piedi: 40 gradi a Yerevan.
Si può viaggiare in Armenia tutto l’anno, ma in inverno vi ritroverete con le strade più difficili da percorrere, possibile neve e temperature che scendono anche a -10 gradi in alcuni parti del Paese.
In estate invece un caldo pazzesco, ma sicuramente se avete le ferie solo ad agosto, va benissimo. Come sempre la primavera è un grande periodo per la fioritura, ma di contro piovosa (come da noi in teoria).
L’autunno invece dovrebbe avere un clima più asciutto con temperature più miti ponendosi così come periodo ideale: da settembre a novembre.
Perché visitare l’Armenia?
L’Armenia è quel Paese che pur avendo subito un genocidio atroce ancora oggi negato dal Paese artefice (la Turchia) ha saputo guardare al futuro con dignità. Fare i suoi monumenti commemorativi. Ricordare, ma andare oltre.
Eppure parliamo di 1,5 milioni di morti.
Eppure parliamo del 1915.
Eppure prima di andare in Armenia non avevo per niente chiaro tutto questo…
E quando si visita il memoriale di Yerevan con numerose foto, audio, foto e documenti, ci si chiede: cosa c’è da riconoscere? Come si fa a negare delle evidenze? Di cosa si dubita?
A voi posso dire che non esistono dubbi sul fatto che sia esistito storicamente questo genocidio. Esiste solo la politica, ma ahimè, è altra cosa rispetto all’essere umano e a quanto gli Armeni hanno dovuto subire.
Detto questo, visitare l’Armenia è un’esperienza di viaggio eccezionale. E ora vi dico le ragioni che sono decisamente più allegre!
1. Prezzi economici
Si può fare un bellissimo viaggio, con prezzi davvero economici e, vi dico già, qui un viaggio di 10 giorni vi costa MENO di una vacanza in Italia.
2. Spettacolarità on the road
Consigliatissimo come viaggio on the road. Prendere l’auto e guidare su queste strade immerse nei paesaggi è indubbiamente un’esperienza appagante! Sorprendere e credo bellissima!
3. I monasteri collocati in luoghi SUGGESTIVI
Mia mamma ha sempre pensato che in Armenia ci fossero solo monasteri… ma partendo dal presupposto che non è vero, vi aggiungo: se anche fosse, sono talmente belli e posti in luoghi pazzeschi che valgono da soli tutto il viaggio. Per me.
4. Le celebrazioni religiose cantate
Non conta dove e come, ma cercate di assistere a una celebrazione religiosa cantata. Una messa. Una funzione? Non sono pratica, ma posso assicurarvi che è talmente emozionante da piangere. Io ho pianto nel Monastero di Geghard e non mi vergogno nel dirlo, anzi… I brividi non bastavano. L’emozione era troppo forte.
5. Montagna
Ebbene in Armenia c’è la montagna e si possono fare dei bei trekking. Ci si muove con facilità se pratici, ma come sempre consigliata preparazione prima.
6. La città stile Vaticano di Yerevan
Se Roma ha il Vaticano, Yerevan ha Echmiadzin, la città santa della chiesa apostolica Armena dove si possono vedere reliquie quali la freccia che ha trafitto il costato di Gesù Cristo.
Che si creda o no, come dico sempre, è qualcosa di veramente interessante da visitare!
7. La gentilezza degli abitanti
Anche se purtroppo non parlando russo io ogni mia conversazione era ridotta a sorrisi e gesti, ma si coglie una serenità e una gentilezza che mi ha conquistato.
8. La frutta!
Voi scherzate, ma non è facile trovare abbondanza di frutta quando si viaggia e voglio metterlo tra gli elementi contraddistintivi.
9. Libertà e campeggio libero
Sulle sponde del Lago Sevan si può fare campeggio libero, ma soprattutto visitare l’Armenia è libertà di viaggio: non mancano i servizi (supermercati, auto a noleggio, beni di consumo) e si riesce a girare il Paese con facilità essendo non troppo grande e ben collegato.
10. Il monastero di Tatev
Se in una bella giornata, vale il viaggio
(Foto di copertina! Ma siccome le mie non rendevano, vi ho messo una che fa capire che posto sia…).
Come arrivare dalla Georgia con mezzi pubblici?
Personalmente ero già in Georgia e ho approfittato per unire le cose e visitare tutti e due gli stati, quindi di mio sono arrivata in Armenia con i mezzi pubblici.
Quando si parla di “mezzi pubblici” in questi paesi si intende per lo più maršrutka ovvero delle sorte di van che hanno una prerogativa: partono quando si riempiono! Quindi ricordate che gli orari sono solo indicativi, ma può capitare poi di aspettare anche due ore perché l’autista aspetta che si riempia il mezzo.
Dalla Georgia quindi noi siamo andati in Armenia proprio con una di queste maršrutka.
Arriviamo alla stazione dei bus di Tbilisi alle 9.45, in teoria un primo mezzo era previsto alle 10… Fatto sta che aspettiamo fino alle 11.45, ora in cui finalmente arrivano 3 turisti per completare i posti.
Partiamo e dopo 2 minuti l’autista si ferma a fare benzina (!) e siccome il benzinaio non c’è, aspettiamo.
Dopo circa 20 minuti con calma rientra il benzinaio che “ero andato a comprare il pane”. A dire: munitevi di tanta, tanta pazienza quando viaggiate con i mezzi pubblici locali.
Il viaggio dura in totale un 5/6 ore, ma dipende dai ritmi presi lungo la strada.
Itinerario Armenia: 8 giorni con auto a noleggio
1° giorno
Yerevan
Che arriviate in aereo o che arriviate con i mezzi locali dalla Georgia, la tappa quasi certa iniziale è Yerevan o Erevan ovvero la capitale dell’Armenia.
Le mie prime impressioni della città prese a caldo (dal diario di viaggio che scrivo ogni volta in viaggio) furono: ” L’impatto non é come quello di Tbilisi, é una città molto più caotica e priva dello stesso fascino. Non mi piace molto, ma sono a pezzi, mi riservo di conoscerla con calma”.
2° giorno
Yerevan- Monastero Geghard – Garni – Khor Vrap – Noravank – Sisian
Oggi lasciamo la città dopo aver noleggiato un’auto visto che muoversi con i mezzi pubblici onestamente comporterebbe la necessità di molto più tempo (il triplo!) e non permetterebbe di arrivare in tutti i posti che vogliamo vedere.
Ma non prendiamo un’auto qualunque bensì prendiamo la LADA 4×4, l’auto preferita di Michele in assoluto e l’auto che va per la maggiore qui. Una sorta di panda 4X4 che vi consiglio di cuore perchè permette di fare anche sterrati e non ha problemi nelle strade dissestate.
Unico accorgimento: non fate mai il pieno pieno di benzina perchè rischia di surriscaldarsi!
Prima tappa: monastero Geghard (45 minuti di auto da Yerevan) uno dei luoghi più belli che io abbia mai visto nella vita, al punto che nel corso della messa cantata, mi emoziono e piango dall’emozione.
Proseguiamo poi per il Tempio di Garni, che non mi lascia niente, e arriviamo al monastero di Khor Vrap che si trova in un’area bellissima.
Ma la vera meraviglia della giornata per me è il monastero di Noravank che mi lascia esterrefatta. La stessa strada fatta nel corso della giornata è un paesaggio unico, ma questo luogo e questo monastero sono meraviglie assolute.
Tappa finale della giornata Sisian, che onestamente non vi consiglio essendo un paesino molto molto “stile ex URSS” che per me vuol dire tristezza e depressione architettonica e dove a parte un paio di hotel, non si trova nulla (noi non eravamo neppure riusciti a trovare un ristorante aperto alle 21 di sera).
3° giorno
Sisian – Zorats Karer – Monastero Tatev – Martuni (free camping)
Prima tappa al Korats center a pochi minuti di strada da Sisian.
Ughtassar è una zona molto famosa per l’archeologia ma raggiungibile solo con ore di jeep, decidiamo di non farla perché comporta troppo tempo e serviva un po’ di organizzazione.
Noi giriamo nel sito Zorats Karer. Una serie di piccoli menhir, o tombe risalenti al 3000 aC. Vi si accede gratis ma quello che é bello qui é il paesaggio circostante. Nulla piu, il posto di per sé non ha nulla di speciale da far vedere, ma tutto quanto lo circonda è meraviglioso.
A seguire il Monatestero di Tatev ovvero uno dei più suggestivi al mondo per posizione, panorami e insieme visivo. Tra le cose da non perdere in un viaggio in Armenia (e ve ne parlerò più a fondo in un altro articolo).
La strada come sempre è spettacolare, ben asfaltata solo qualche buco qua e là. Direzione Martuni: strada con panorami suggestivi. Qui ci sono questi altopiani che davvero sono strepitosi.
Mentre la sera abbiamo deciso di provare a fare campeggio libero in Armenia con i pro e i contro del caso.
4° giorno
Martuni – Dilijan
Oggi il viaggio prevede la scoperta del lago Sevan che viene descritto come zona turistica e io ogni volta ci casco alla grande, dimenticando che magari il turismo di cui parlano è locale e decisamente lontano dal mio concetto di turismo (vi anticipo: non resto entusiasta della zona, ad eccezione di qualche paesaggio davvero valevole).
Una delle cose che meno ho amato in Armenia: le città dell’Armenia, decisamente un’insieme visivo deprimente e quasi privo di servizi base tipo un caffè (lo so, lo so, italiana in vacanza, chiedo venia!).
Le tappe di oggi: Noratus, dove c’é il piu grande cimitero di Khatchacar del mondo; Haravank dove c’é una chiesetta che si affaccia sul lago e poi Sevan che resta per me una grande delusione (ma se voi non vi fate aspettettative forse andrà molto meglio, io avevo idealizzato e sognato un posticino romantico e grazioso!).
Alla penisola di Sevan le cose vanno meglio, ma dal momento che la Lonely Planet descrive Dilijan come la “Svizzera” dell’Armenia” decidiamo di andare e… Il commento a caldo nel mio diario di viaggio? “Cazzata enorme” e la giornata poteva dirsi conclusa così.
5° giorno
Dilijan – Gyumri
A Dilijan in realtà l’unica parte “svizzera” è quella ricostruita totalmente per i turisti con un albergo, un bar e due ristoranti e per quanto si colga molto bene che di autentico o local in quella parte non c’è nulla, ammetto, me la vivo ugualmente con piacere.
Iniziamo a risalire verso la gola del Debed, una delle cose imperdibili in teoria, ma il meteo non è dalla nostra: pioggia e nuvole basse, facciamo che me lo raccontate voi come sono?
Proseguiamo per Alaverdi, città molto povera con una miniera gigante in mezzo alla cittadina. Di peggio, non so.
Andiamo poi al primo monastero Unesco Haghpat dal quale si dovrebbe vedere una vista spettacolo che noi non vediamo. Il monastero é indubbiamente bellissimo. Grande, ben conservato. Gli interni ancora evocativi e che lasciano quel senso di spiritualità che affiora.
Poi proseguiamo verso Sanahin. Il grigiore non dermorde. Carino, sempre Unesco, ma non é sconvolgente per me.
A questo punto un po’ delusi dal meteo sono le 14 e andiamo ancora verso Deghin un villaggio arroccato. Lo scenario per arrivarci é spettacolare o meglio lo sarebbe ancora di piu con il meteo giusto ma si vedono questi altopiani che poi finiscono con le rocce a picco. Oltre a questo ci sarebbe da vedere un monastero imboscato ma dal momento che piove la voglia cala e siccome la strada é piena di fango… Desistiamo dal nostro trekking esplorativo (che consiglio a voi però se trovate il sole).
Tappa a Vanadzador che mercato a parte rispecchia senso di desolazione delle città armene… E arriviamo poi a Gyumri e finalmente siiii troviamo una cittadina graziosa!
Gyumri è stata totalmente distrutta da un terremoto nel 1988, hanno dovuto ricostruirla tutta e in effetti si vede una gran differenza.
É accogliente, con una piazza gigante che non richiama tristezza e desolazione ed è normalmente vissuta con le persone che passeggiano.
Una gran bella sorpresa.
6° giorno
Gyumri – Monte Aragats – Yerevan
Ogni caffè e bar apre alle 9.30 di mattina, ma nel mentre aspettiamo viviamo la città che merita e giriamo tutta la mattina per visitarla o anche solo per esplorarla senza meta precisa.
Verso ora di pranzo partiamo per andare al Monte Aragats, ovvero la montagna più alta dell’Armenia. Salendo il panorama è spettacolare e si arriva in alto con la strada che termina dentro un laghetto (peccato che attorno a voi coglierete il classico cemento armeno… E non aggiungo altro che ormai la mia idea l’ho detta!).
La strada che sale al monte Aragats merita il viaggio se c’é bel tempo. Facile da seguire, ben asfaltata, abbastanza larga con solo alcuni punti di tornanti. Arrivati li si puó fare trekking verso le cime. In realta quella alta di 4000 metri prevede un’uscita alpinistica anche se facile (dicono) ma serve un minimo di attrezzatura e poi una cima piu in basso è di 3800 metri.
La sera rientriamo a Yerevan
7° giorno
Yerevan ultimo giorno
Oggi giornata totalmente dedicata a Yerevan che alla fine è una capitale dagli aspetti affascinanti e curiosi, ma soprattutto serenamente vivibile.
8° giorno
Yerevan
Ancora Yerevan per le ore necessarie e poi volo di rientro…
Avete presente quei viaggi in cui apprezzi di più la meta una volta rientrata che non mentre sei in corso di viaggio?
A me è successo con l’Armenia.
Ivano Chesi dice
Io sono stato due volte in Georgia e Armenia, nel 2014 e nel 2018, sempre per tutto il mese di Agosto e con il mio Camper.
Due piccole precisazioni:
1) Le strade, in entrambe le Nazioni, sono, nella maggior parte, .molto sconnesse, pessime! Raramente sono in condizioni accettabili,cioè il contrario del vostro insetto. I Georgiani e gli Armeni, alla guida non sono molto disciplinati. Tutt’altro!!
2) Sarà stato un caso, ma in quei due mesi( Agosto 2014 e Agosto 2018) non si è mai avuto un caldo così asfissiante, tale da rendere impossibile la visita!! Ve li dice un SESSANTOTTENNE (nel 2018). Mai registrati 40 gradi di temperatura!
Simona Scacheri dice
Ciao Ivano!
Grazie della tua esperienza 🙂
Capisco eccome che con il camper le strade ti siano sembrate poco agevoli, ma quando dico “Guidare qui una vera meraviglia” intendo per l’esperienza. Ma come scritto la macchina ideale a mio parere è una lady Nava, con le sue belle ruote 4X4, noi non abbiamo avuto problemi in Armenia. In Georgia è un altro discorso ancora e non avendo la macchina giusta, qualche problema l’abbiamo avuto… ma qui parlo di Armenia 🙂
Un camper in effetti sarebbe meno “meraviglioso” credo, seppur bellissimo? Qui sai tu!
Mentre sulla guida per me i Georgiani sono un mondo diverso rispetto agli Armeni e ne parlo a fondo in altri articoli.
Ma ad ognuno la sua percezione!
Buoni viaggi!
shejla dice
Ciaoooo…
Ti vorrei chiedere 1 consiglio.. noi abbiamo a disposizione 1 mese, e pensavamo di dedicare 20 gg a girare la Turchia, ed il rimanente ad Armenia, leggendo sopra, non saprei come abbinare le 2 cose, visto che i confini sono chiusi, e soprattutto i rapporti sono quelli da te citati.. cosa mi consigli?
grazie
Simona Scacheri dice
Temo tu debba passare da Georgia, così per poter accedere ad Armenia!
Non avrei altre idee diversamente visto i rapporti in corso.
Ma ammetto che non sp dirti altro non avendolo fatto eh, ma io punterei alla Georgia visto che alla fine Tbilisi e Yerevan sono collegate poi molto bene anche via terra e si raggiungono in poche ore anche con mezzi economici.
PS: bellissimo un mese in queste zone!
pas dice
Ciao a tutti e grazie se vorrete rispondermi.
Dunque due interrogativi:
Siamo un gruppo di sei amici, vorremmo visirare l’Armenia.
Non vi nascondo che un po’ di timore ce l’ho..Nagorno Karabak e simili, come avete fatto ed evitarli? Vi sono capitate esperienze “diffivili”??
Seconda cosa: unoi dei miei amici compira’ gli anni, nel periodo in cui vorremmoi andare. C’é movida in Armenia? Ci sono discoteche o similari? Grazie
Simona Scacheri dice
Ciao!
Allora per il discorso Nagorno Karabak basta non andarci. Noi non eravamo andati e ci eravamo tenuti lontani dai confini problematici. E non abbiamo mai avuto nessuninissimo problema o sensazione di insicurezza, mai. Abbiamo anche dormito in campeggio libero.
Ma per discorso movida mi viene da ridere… mi spiace non ne ho idea! A Yeravan nella capitale si trova eccome, ma al di fuori onestamente a volte non trovavamo neppure un posto in cui mangiare! Ma premetto: mai cercata la movida 🙂